Ogni giorno costruiamo il nostro lavoro sulla pianta. E’ lei infatti la protagonista indiscussa di tutto il nostro operato poiché agisce a livello biochimico, organico ed energetico. Noi rivestiamo di ulteriore dignità questo organismo vivente, adottando dei criteri semplici ma efficaci nella scelta, nella trasformazione e nel confezionamento del fitopreparato da essa ottenuto.
Nella produzione dei nostri estratti :
1. Selezioniamo solo droghe cresciute bene, o coltivate in aziende biodinamiche/biologiche (certificate) o cresciute spontaneamente in luoghi esenti da inquinamento chimico – organico, quindi ricche di principi attivi.
2. Raccogliamo solo nel pieno periodo balsamico.
3. Trasformiamo le piante tempestivamente, con il solo intento di ridurre al minimo le eventuali degradazioni enzimatiche che rischierebbero altrimenti di impoverire il prodotto finito. Questo vale sia per la trasformazione del prodotto fresco, sia per la pianta essiccata.
4. Conserviamo il prodotto finito solo in contenitori sanificati adeguatamente e in locali perfettamente idonei.
Nel nostro laboratorio eseguiamo il processo estrattivo usando prevalentemente piante fresche. La pulitura e la scelta delle stesse è svolta a mano. Dopo la macinazione meccanica, la macerazione delle droghe avviene a freddo in contenitori di vetro o di acciaio inox. Il tutto per un minimo di trenta giorni in cui le piante rimangono a contatto costante con i solventi più comunemente usati da centinaia di anni: alcool, acqua, olio, aceto, miele. Non appartiene ai solventi tradizionali la glicerina vegetale che utilizziamo per l’estrazione e la conservazione dei principi attivi contenuti nei tessuti meristematici. Alla fine della macerazione viene decantato il liquido e con una pressa meccanica quel che rimane della pianta è torchiato, per spremerne il succo che altrimenti rimarrebbe imbevuto nei tessuti vegetali. Quindi dopo aver mescolato insieme i due liquidi (decantato e spremuto) si provvede al filtraggio che avviene col metodo “per caduta”, riversandoli in grandi imbuti dotati di filtri di carta.
La Farmacopea francese, alla quale noi ci atteniamo per canonizzare i nostri estratti, a questo punto considera il prodotto pronto per l’uso. Ma dalla pianta si può avere di più.
La tradizione erboristica occidentale ci insegna infatti ad arricchire il fitopreparato aggiungendo i sali solubili contenuti nella parte fisica della pianta. Perciò, essicchiamo ed inceneriamo il residuo della pressatura per estrarne con acqua bidistillata i minerali solubili che vengono infine aggiunti alla soluzione di provenienza. Ci siamo così avvicinati al totum della pianta. Ci rifacciamo alla tradizione occidentale e alla scrupolosa lavorazione artigianale, poiché siamo convinti che, nel nostro caso,
l’occhio di una persona vale molto più del sensore di una macchina, ma agiamo usufruendo di ciò che oggi si conosce delle piante, del loro metabolismo e dell’effetto sprigionato dai principi attivi sull’organismo dell’uomo contemporaneo.
Con la stessa dose di attenzione produciamo inoltre alcune linee di capsule, utilizzando in forma singola o composta polveri, estratti secchi ed oli essenziali. Anche in questo caso, ci rendiamo garanti della qualità proponendo solo materie prime che rispondono a precisi criteri qualitativi.
1. Le polveri, prodotti tradizionali, sono utilizzate da millenni. Esse mantengono le caratteristiche delle piante essiccate. La loro qualità dipende dalle condizioni in cui sono cresciute, dalla raccolta e dall’essiccazione.
La loro biodisponibilità è legata alla finezza. Oggi con attrezzature meccaniche, i mulini, abbiamo delle polveri micronizzate nell’ordine di grandezza di circa venti volte la milionesima parte del metro. Abbiamo quindi superato le potenzialità del mortaio.
2. Gli estratti secchi da noi utilizzati sono ottenuti dall’azione di solventi (acqua e alcool) sulle piante essiccate e polverizzate. Il solvente viene poi fatto evaporare a bassa temperatura sotto pressione. In questo modo, dopo aver estratto i costituenti solubili delle piante, con il suo allontanamento (per evaporazione) si concentrano uno o più principi attivi con una certa selettività. La qualità dipende in questo caso dalla tecnica impiegata per indurre l’evaporazione del solvente che deve avvenire a bassa temperatura.
3. Gli oli essenziali sono una miscela di sostanze volatili prodotte in piccole quantità soprattutto dalle piante aromatiche. Quelli che noi proponiamo sono ottenuti o per torchiatura (usata prevalentemente per gli agrumi) o per corrente di vapore. Di fondamentale importanza è la purezza estrattiva e la provenienza della pianta da agricoltura biologica.
4. Gli opercoli sono i “fagotti” delle materie prime sopra descritte. Oltre ad essere di facile disgregazione nell’apparato digerente (venti minuti circa), rappresentano l’unico eccipiente del prodotto finito. Per chi vuole farne a meno, è possibile aprirli assumendone il contenuto in acqua, succo, ecc. Tutte le nostre capsule sono certificate. Ne garantiamo infatti il processo lavorativo, l’assenza del morbo BSE e da organismi modificati geneticamente. Per i consumatori che desiderano evitare i prodotti di origine animale, forniamo opercoli ottenuti dalla cellulosa delle conifere. La lavorazione di queste linee viene eseguita nel nostro laboratorio utilizzando incapsulatrici semi-automatiche. Abbiamo attuato questa scelta produttiva per evitare di ricorrere ad altre macchine che eventualmente ci avrebbero obbligati ad utilizzare degli eccipienti. Tutta la purezza dei nostri prodotti può essere infine apprezzata nelle piante officinali biologiche per tisane in confezione sottovuoto.
Sono centoventi droghe prodotte in aziende soprattutto italiane. La cernita dei produttori, la selezione delle specie e le tecniche delle coltivazioni sono state improntate da Simon V. Hilten che nel 1982 fondò l’azienda agricola Ca’ dei Fiori. Ad oggi, sono ormai poche le piante biologiche che arrivano dall’estero. Ciò avviene quasi esclusivamente per quelle varietà per le quali è tecnicamente impossibile produrre o raccogliere spontaneamente sul territorio nazionale. Dal 1989 usufruiamo di tale lavoro per estrarre dalle piante fresche e secche le molecole attive, i sali minerali, gli enzimi, i succhi e l’acqua contenuta in esse, al fine di trasporre nell’estratto la sintesi migliore dell’organismo vegetale. Per l’alto rigore produttivo i nostri fitopreparati si possono definire fitocomplessi, caratterizzati dall’insieme di saponine, flavonoidi, antociani, alcaloidi, sali, vitamine, oligoelementi, resine, ecc. che, formati dal metabolismo delle piante, vengono usati da millenni per alleviare i disturbi degli uomini.
Alla luce del sole Cento Fiori è un mezzo. Il grosso del lavoro lo fa sicuramente la natura.